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La monografia ripercorre sessant'anni di ricerca e di attività dell'artista milanese. Dalle prime ricerche di arte cinetica e programmata, il lavoro di Grazia Varisco ha una costante evoluzione nella sperimentazione di diverse tematiche che mettono in relazione spazio/tempo, caso/programma, presentate in differenti forme espressive non convenzionali. Pubblicato in occasione della mostra antologica milanese, Grazia Varisco. Percorsi contemporanei evidenzia la complessità della ricerca di un'artista protagonista della nostra modernità e costituisce un'occasione unica per una rivisitazione completa e approfondita del suo lavoro. Curata da Marco Meneguzzo, la monografia ripercorre sessant'anni attività di Grazia Varisco, documentando le tematiche di ricerca e sperimentazione svolte dall'artista a partire dagli anni Sessanta e presentando una ricca selezione di importanti opere dei vari periodi artistici: dalle Tavole Magnetiche (un invito al gioco attribuendo una funzione espressiva agli elementi in campo) alla riproposizione della storica mostra personale dell'artista alla Galleria Schwarz 1969 a Milano; dagli Schemi Luminosi Variabili ai Reticoli Frangibili, Mercuriali e Variabili + Quadrionda degli anni Sessanta alle esperienze delle Extrapagine, degli Spazi Potenziali, Meridiana e Gnomoni (in cui una riflessione verso l'essenziale, esalta il Caso come elemento di indagine che si insinua in tutte le occasioni); dalla proposta di essenzialità e semplificazione della forma degli anni Novanta alla ricerca degli anni 2000 che assume nuove forme sempre legate al cambiamento e alla ambiguità della percezione che coinvolge il visitatore, sollecitando una continua verifica tra Programma e Caso. Ne risulta un ritratto esaustivo di questa straordinaria interprete delle arti visive che ha ricevuto riconoscimenti internazionali e nazionali, tra cui il premio del presidente della Repubblica per la scultura e il titolo di "Accademico di San Luca" nel 2008 e, negli anni più recenti, il premio A. Feltrinelli per le Arti Visive dell'Accademia dei Lincei nel 2018.